Il Partito Democratico di Sassari aderisce alla Manifestazione del 12 marzo 2011, in difesa della Costituzione e della scuola pubblica, che si svolgerà in Piazza Italia dalle ore 16.00, promossa a livello nazionale “dal Comitato a difesa della Costituzione” e "Articolo 21" e a livello locale dal comitato cittadino "Se non ora quando?".
Il Partito Democratico aderisce e manifesta a Sassari, senza bandiere, perché oggi, dopo una crisi economica devastante e nessuna ricetta miracolosa, dopo il bluff del milione di posti di lavoro e del patto cogli italiani firmato nei salotti televisivi, dopo gli attacchi vergognosi alla magistratura, dopo aver visto cadere uno a uno i luoghi dell'informazione libera diventati roccaforti asservite al potere ci sono cittadine e cittadini delusi e disillusi, ma pronti a tirare su la testa e a dire basta! per difendere la nostra Costituzione e la nostra Democrazia.
Le offese degli ultimi giorni, così aggressive e così piene di livore, alla scuola pubblica, agli insegnanti, agli studenti, non hanno fatto altro che confermare che dietro al progetto falsamente ottimista del premier, c'è solo l'idea triste di una società vecchia, ipocrita, costituita da sudditi e non da cittadini, divisa in due: ricchi e poveri, italiani e immigrati, manovalanza precaria o classe dirigente profumatamente pagata, giovani che a 15 anni andranno a lavorare in un cantiere solo perché non hanno una famiglia che 'conta' alle spalle e giovani di 15 anni predestinati per 'motivi familiari' alla laurea. E la scuola dei tagli di Gelmini & Tremonti è lo specchio perfetto della società che immagina Berlusconi. Una società dove un ragazzino di 12 o 13 anni è chiamato, in modo univoco e non rimediabile, a scegliere il proprio destino. L'Italia è l'unico paese dell'Unione europea che invece di innalzare l'età dell'obbligo scolastico la riduce!
La Costituzione che impegna la Repubblica, all'articolo 3, a "...rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese", e che all'articolo 34 stabilisce che "...i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto...", è un pezzo d'antiquariato inutile, un documento fastidioso da passare al trita carte. Gli insegnanti sono dei sovversivi che inculcano idee pericolose nella testa dei ragazzi. La scuola pubblica un luogo inutilmente costoso che forse, come ha provocatoriamente osservato Francesca Puglisi, responsabile nazionale scuola del PD, sarebbe meglio appaltare al Cepu.
Ecco perché il Forum istruzione del PD, i circoli cittadini del PD e il Partito Democratico cittadino e provinciale di Sassari e i suoi gruppi consiliari, parteciperanno alla manifestazione di sabato 12 marzo a Sassari, senza bandiere: perché stiamo dalla parte della scuola pubblica, fondamento di libertà e progresso, e guardiamo al futuro, e le gambe che camminano verso il futuro sono quelle dei giovani e degli studenti.
Il segretario provinciale del PD
Giuseppe Lorenzoni
Il segretario cittadino
Giovanni Isetta
I segretari dei circoli n° 1-5
Salvatore Fadda, Gianni Sale, Fabio Pinna, Mauro Sanna, Sandro Cubeddu.
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