venerdì 31 luglio 2009

Commenti

La funzione commenti è ora aperta anche in modalità anonima, così chi ha l'ossessione per la privacy può esprimersi in libertà.
Tale libertà non dovrebbe essere quella di "fare un po' come c.... ci pare" per dirla con Guzzanti (Corrado), ma di elaborare il proprio pensiero indipendente rispettando un minimo di buona creanza.

giovedì 30 luglio 2009

Avviso ai naviganti

Noi sosteniamo la mozione Bersani che potete leggere e scaricare all'indirizzo www.bersanisegretario.it.
Ma poiché consideriamo la pluralità un valore imprescindibile in una società democratica, potete leggere e scaricare la mozione Franceschini all'indirizzo www.dariofranceschini.it e la mozione Marino all'indirizzo www.scelgomarino.info e poi farvi una vostra idea, che potrà essere un ulteriore contributo al confronto e allo scambio di opinioni.

mercoledì 29 luglio 2009

Pensare democratico

A costo di sembrare retorica, voglio ancora poter credere che chi si occupa di politica lo fa solo per il bene comune.
A costo di sembrare retorica voglio continuare a confidare nella forza delle buone ragioni, che non possono che essere quelle che promanano da un pensiero democratico.
Ma, come ben argomentato in un articolo di Gianrico Carofiglio pubblicato su La Repubblica di martedì 28 luglio 2009, che consiglio di leggere, in Italia si sta assistendo a un fenomeno estremamente pericoloso, ossia "[...] a un processo patologico di conversione del linguaggio a un'ideologia dominante attraverso l'occupazione della lingua. E' l'espropiazione di alcune parole chiave del lessico civile. [...] Gli usi abusivi, o anche solo superficiali e sciatti, svuotano di significato le nostre parole e le rendono inidonee alla loro funzione [...]".
Credo che la parola democrazia (e i suoi derivati) sia tra queste parole abusate, utilizzate con superficialità, svuotate del loro significato.
Credo che sia opportuno ricordarci che cosa è la democrazia. Per aiutarci a ricordare mi permetto di impiegare le parole di Amartya Sen (La democrazia degli altri, 2004): "Innanzitutto occorre evitare l'identificazione fra democrazia e governo della maggioranza. La democrazia ha esigenze complesse, fra cui, naturalmente, lo svolgimento di elezioni e l'accettazione del loro risultato, ma richiede inoltre la protezione dei diritti e delle libertà, il rispetto della legalità, nonché la garanzia di libere discussioni e di una circolazione senza censura delle notizie. In realtà, anche le elezioni possono essere del tutto inutili se si svolgono senza aver offerto alle diverse parti un'adeguata opportunità per presentare le loro posizioni o senza concedere all'elettorato la possibilità di avere accesso alle notizie e valutare le opinioni di tutti i contendenti. La democrazia è un sistema che esige un impegno costante, e non un semplice meccanismo indipendente e isolato da tutto il resto".
Queste parole mi son ritornate in mente proprio lunedì scorso durante il dibattito presso la sala dei Vigili urbani, poiché, nonostante qualcuno negli ultimi tempi abbia sostenuto che nel PD bisogna andare avanti tra colpi bassi, calci e fuoco amico senza farsi scoraggiare, gli interventi dei partecipanti e gli scambi di opinione nella platea (costituita per la maggior parte da giovani, non "vecchi giovani", proprio giovani) hanno dimostrato che non è questa l'idea di partito che abbiamo, che la democrazia è viva e necessita di essere vissuta con l'impegno che comporta.
Certo, ognuno di noi è portatore di un'idea di sinistra diversa, ma forse è arrivato il momento di renderci conto che non potremo mai realizzarla interamente e da soli. L'unica nostra possibilità è l'unione (che non significa appiattimento culturale e servile consenso) in un grande partito (perché anche i numeri sono necessari) per realizzare la nostra idea, anche se solo in parte, perché, che ci piaccia o no, la politica attiva consiste nel fare il massimo che si può fare compatibilmente con le situazioni in cui ci si trova a operare. E per ben iniziare dobbiamo operare coscienti di essere portatori di un pensiero democratico.

Sognare fa bene a tutti

Lunedi 27 credo sia stata la giornata più importante e bella che ricordo da quando milito in un partito politico (Ds prima, PD ora). Dopo una lungo paziente lavoro, un gruppo fino ad ora di invisibili volontari della politica ha fatto nascere il Partito Democratico a Sassari.
Sappiamo tutti che si poteva fare meglio, sappiamo benissimo che dall'annunciare un rinnovato modo di fare politica a farlo percepire realmente passerà del tempo. Sappiamo che faremo altri errori prima di arrivare al risultato che tanti chiedono da tempo. Lavoreremo come dei matti per agevolare l'ingresso nel partito di nuove figure che possano diventare i dirigenti Democratici del futuro. Siamo e saremo aperti a qualsiasi critica costruttiva, anche quando dura e spietata.
Però consentiteci oggi una cosa: fateci godere questo primo importante risultato e fateci sognare positivo. Ne abbiamo bisogno tutti...

Informazioni spicciole

Stimolato dal commento al post precedente e da un'osservazione di un caro amico che all'assemblea ha colto "interventi notevoli" ma anche "facce spaesate", ricordo che della platea dei nuovi dirigenti di circolo fanno parte molte persone nuove proprio nuove e che il 30% abbondante di loro sta sotto la fatidica soglia della giovinezza: 35 anni.

martedì 28 luglio 2009

Il documento dell'Assemblea dei circoli di Sassari

Documento approvato dall’Assemblea dei dirigenti dei Circoli del PD di Sassari

La prima assemblea dei dirigenti dei Circoli del PD di Sassari, riunitasi in data 27 luglio 2009, a supporto del percorso di avvicinamento alle prossime elezioni amministrative del 2010, conferma l’impegno per dare avvio fin dal prossimo mese di settembre alle attività dei 5 circoli cittadini con l’apertura delle sedi e l’elezione dei segretari di circolo.
L’assemblea si impegna inoltre a mantenere aperta a tutti gli iscritti la partecipazione ai direttivi di circolo, in un percorso unitario di coinvolgimento di tutte le forze vive ed attive del Partito presenti in città.
L’avvio delle attività dei circoli che oggi si celebra dà corpo alla volontà di iniziare a far politica nel PD tra la gente e per la gente della nostra città, compiendo una fase di radicamento del partito che non era possibile rimandare ulteriormente.
Da questo momento in poi tutte le decisioni assunte unitariamente nei comitati regionali del PD per l’effettuazione del tesseramento e per l’elezione degli organismi direttivi dei circoli trovano la loro giusta e doverosa applicazione per la costruzione del Partito Democratico in città e per il grande contributo che il maggiore partito della coalizione potrà dare in occasione delle prossime elezioni per il comune e per la nostra provincia.
A questo proposito l’assemblea condivide un percorso di rafforzamento e di allargamento della coalizione a tutte quelle forze che riconoscono gli ottimi risultati ottenuti dalle amministrazioni di centrosinistra in comune e in provincia, le quali si riproporranno agli elettori il prossimo anno per dare forza e continuità all’efficace azione politica intrapresa in questi quattro anni di governo del territorio.
L’assemblea evidenzia inoltre il ruolo positivo che il Partito Democratico potrà svolgere nell’affiancare i propri amministratori e promuovendo una visione collegiale e condivisa dell’agire politico che si contrapponga al modello lideristico e solitario affermatosi nei governi del centrodestra.
Il Partito Democratico, a Sassari e in Sardegna, deve saper svolgere appieno il suo ruolo di guida nei territori in cui governa e di forte opposizione in Regione dove è ormai manifesta la subalternità del governatore Cappellacci rispetto a priorità, indirizzi e decisioni che vengono dettate dal governo nazionale senza alcun coinvolgimento dei sardi e delle loro assemblee rappresentative.
I nostri territori, vittime in questi mesi di scippi sistematici di fondi a loro destinati da parte di un governo di centrodestra incapace di elaborare strategie per combattere efficacemente le varie crisi che investono la Sardegna (soprattutto la gravissima crisi del comparto della chimica, vero ed unico motore industriale del nord-ovest dell’isola), troveranno oggi nel Partito Democratico costituito a Sassari e negli altri comuni sardi il soggetto politico in grado di elaborare chiare politiche democratiche e riformatrici così come la stragrande maggioranza dei sardi attende e pretende.
Su proposta del direttivo del 4° Circolo, l’assemblea aderisce inoltre alla raccolta di firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare già depositata dai parlamentari del PD e riguardante il lavoro delle donne dipendenti, autonome e parasubordinate. Nei circoli cittadini già da settembre sarà possibile sottoscrivere la proposte per arrivare all’obiettivo nazione di 50.000 firme.

Ieri

Ieri a Sassari alla sala dei Vigili urbani (poco poetica ma così è) abbiamo fatto una bella iniziativa con la dirigenza di circolo del PD di Sassari.
Nonostante la giornata rovente quasi 200 persone hanno voluto partecipare.
Il dibattito è stato alto e abbiamo anche elaborato un doc. che magari metteremo qui in rete.
Il PD è vivo

Proposta

Questo luogo virtuale dovrebbe servire alla elaborazione di un pensiero politico riformista e di sinistra all'interno dell'area del Partito Democratico.
L'ennesimo strumento di partito.
Ce ne sono pure troppi.
Sì, e noi lo facciamo lo stesso.
Speriamo di essere un numero discreto e magari di farlo vivere energicamente.
L'ho aperto su input di una mia carissima amica, che ne sarà con me un'animatrice.
Ripeto si cercano collaboratori.
Per iniziare, ferma restando l'apertura massima a tutti i temi politici, potremmo provare a dedicarci anche alla riflessione sullo sviluppo del PD nella nostra regione e nella nostra città.
Al lavoro, ma anche buone vacanze.
Mauro Sanna.